Il Presidente del Torino Urbano Cairo intervenuto ieri su Radio Sportiva smentisce se stesso sulla possibile vendita societaria.
Ieri si sono festeggiati i 118 anni dalla nascita di una delle società più storiche, iconiche e gloriose del panorama internazionale il Torino appunto.
Solo pochi giorni fa invece un’altra ricorrenza per i tifosi granata è stata celebrata, Urbano Cairo diventa il presidente più longevo della storia granata superando l’indimenticato Orfeo Pianelli.
Ma a tenere in tensione il popolo torinista il rimbalzarsi e susseguirsi di voci riguardo la possibile cessione dei granata. Proprio su queste pagine avevamo argomentato sugli interessi del mondo arabo ad entrare nel mercato italiano.
Fondo Pif e Dubai
L’Arabia Saudita insieme agli Emirati Arabi sono tra le nazioni più ricche al mondo ma sono ben consapevoli che i petroldollari primo o poi potrebbero finire se non adeguatamente investiti. Il petrolio con la nuova transizione energetica andrà via via scemando ed ecco per cui gli arabi stanno diversificando i loro investimenti.
Il fondo saudita Pif è già proprietario del Newcastle per esempio ed ha interessi economico-sportivi in diversi paesi. Non per ultimo ha tentato di rilevare le quote del Tour de France, tentativo stoppato però dal governo Macron.
Ecco che i sauditi stanno virando sul suolo italiano con forza. Non è passata inosservata infatti la mega sponsorizzazione per la prima volta alle Atp Finals di Torino 2024. E proprio Torino è al centro di interessanti opportunità di investimenti immobiliari area Stadio.
Peraltro nel mondo del calcio hanno cercato con tutte le loro forze di elevare il livello della Saudi League (il campionato dell’Arabia Saudita) investendo quasi un miliardo di Dollari in 2 anni.
Cairo ed il fondo Pif
Da un paio di anni il campionato saudita è visibile su La7, emittente di proprietà di Urbano Cairo, da qui le incongruenze di ieri pomeriggio.
” Red Bull li ho incontrati il primo di luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato. Da allora non li ho più incontrati. Per quanto riguarda Pif non li conosco neppure. Non c’è stato alcun tipo di contatto, sono tutte cose inventate”.
Ed ecco l’incongruità più grossa. Ci chiediamo come sia possibile che lui non conosca il fondo Pif visto che la sua emittente televisiva trasmette proprio il suo campionato. Peraltro Urbano Cairo è imprenditore che preferisce gestire e controllare tutto in prima persona, ecco perché il dubbio è ancora più grande.
Tutto ed il contrario di tutto
Che Urbano Cairo si smentisca da solo non sarebbe infatti di certo la prima volta. Quasi sempre le sue dichiarazioni sono state puntualmente smentite dai fatti o da se stesso dopo pochi giorni, qualche esempio?
14 giugno 2024 l’imprenditore alessandrino dichiara:
“L’ho già detto altre volte, non ho pensato a questo perché non ho messo sul mercato Buongiorno. E’ rimasto con noi lo scorso anno e sono stato felicissimo di questo, ha fatto un campionato notevolissimo, quindi me lo tengo stretto. Adesso vediamo come vanno gli Europei, gli auguro il meglio e spero sia con noi il prossimo anno ad indossare la fascia di capitano.
Sono orgoglioso che Bellanova e Buongiorno siano in Nazionale, sono ragazzi anche molto per bene, hanno fatti passi avanti pazzeschi quest’anno, sono cresciuti durante la stagione in maniera incredibile. Mi auguro veramente che possano dare un bel contributo. Non hanno bisogno di consigli, per loro è una grande occasione, hanno un grande mister, c’è un dirigente come Buffon che è una persona straordinaria, insomma c’è tutto quello che serve. Gli faccio solo un in bocca al lupo”.
13 luglio 2024: Alessandro Buongiorno viene ceduto al Napoli per 35 milioni più 5 di bonus.
Bellanova incedibile o forse no
8 luglio 2024 Urbano Cairo dichiara in pompa magna che Bellanova era incedibile rifiutando addirittura le offerte dell’Aston Villa e della Roma. 22 agosto 2024 Raoul Bellanova viene ceduto a sua insaputa (così lui dichiarò) all’Atalanta per 25 milioni bonus inclusi.
Una vera e propria doccia fredda piombata sul già stanco tifo granata e tra la rabbia di Paolo Vanoli in conferenza stampa. Lo stesso neo allenatore ai microfoni dichiarò che non ne sapeva nulla e che odiava la mediocrità.
Che il giocatore volesse andare via non era però suffragato dalle dichiarazioni dello stesso procuratore del giocatore, tanto da dichiarare apertamente che il giocatore non sapeva assolutamente nulla.
Vendo o non vendo
Ma la capacità di Urbano Cairo di smentirsi da solo viene certificata in queste settimane di chiacchiericci, voci che rimbalzano e si susseguono.
Il 27 novembre (settimana scorsa ndr) il presidente dichiarava all’evento Sport Industry talk organizzato da Rds:
“Ho preso il Torino 19 anni fa quando stava fallendo, ma non voglio rimanere a vita e ci sta passare la mano ad un certo punto. Ma vorrei che nel momento in cui decidessi di vendere ci fosse uno più ricco di me, allora mi farò da parte. Ma su questo non c’è dubbio. Io non voglio restare a tutti i costi. I ventenni finiscono. Abbiamo fatto subito benissimo, poi alti e bassi, negli ultimi 13 anni siamo stabilmente in Serie A ma è evidente che si possa far meglio”.
Dichiarazioni chiare e limpide, Urbano Cairo vende il Toro in caso di acquirenti seri. Ma se solo una settimana fa dichiarava la sua volontà, ecco puntuale la doccia fredda sulle speranze dei tanti tifosi stanchi e stufi:
“Non vendo il Toro, ma non voglio rimanerci a vita. Ho versato 10 milioni di euro per partire con il Torino che era in procinto di fallire. Mi sono gettato nella mischia, spinto anche da mia madre che era una grandissima tifosa. Se qualcuno più ricco di me si farà avanti, sono pronto ad ascoltare le proposte”.
Una vera e propria inversione a U clamorosa e solamente a pochi giorni di distanza, ma qual’é la verità? Come si può credere che un imprenditore che detiene i diritti tv sauditi non conosca i proprietari?
Tante, troppe le incongruenza in una vicenda che sta davvero assumendo i contorni di un mistero assoluto.
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