Continuano a rincorrersi le voci di una imminente cessione del Toro da parte del Presidente Urbano Cairo. Voci di corridoio dicono che sarebbe già stato versato in un noto istituto di credito piemontese un deposito cauzionale per l’acquisto della società granata.
Solo poche settimane fa avevamo dato notizia che un fondo arabo in partnership con Red Bull era interessato ad acquisire il Torino di Urbano Cairo.
Notizia che è rimbalzata e ripresa successivamente da tutte le principali testate giornalistiche nazionali e non solo. Lo stesso telegiornale Rai del Piemonte riportava l’interesse e la consistenza di una trattativa che liberebbe il popolo granata da un presidente ormai inviso alla maggioranza dei tifosi.
Non ultimo lo sberleffo dei tifosi juventini al grido di “Cairo non vendere, resta con noi”, un’umiliazione continua per i tifosi torinisti.
Il fondo arabo e Red Bull
Ma chi sono gli interpreti dell’operazione? Una partnership tra due giganti mondiali. Secondo nostre fonti Il primo sarebbe il fondo sovrano arabo PIF, da quest’anno official partner delle ATP FInals di Torino. Il secondo il colosso delle bibite energetiche Red Bull sponsor del Torino di Urbano Cairo.
Il Presidente del Torino in una girandola di smentite e contro smentite a se stesso, dichiarò che il Toro era in vendita salvo poi smentire se stesso dopo pochi giorni e contro smentirsi nuovamente.
In conferenza stampa prima di Genoa Torino la dichiarazione lampante: “Non scommetterei neanche un euro che sarò ancora il presidente entro un anno”. Insomma il più longevo presidente del Toro esce nuovamente allo scoperto.
Una cosa è sicura però, gli arabi vogliono entrare anche in Italia e fare business. Quale occasione più ghiotta che comprare i granata, ma perché il Toro? Il loro interesse è quello intorno all’area intorno allo stadio, con l’area Combi ed Ex Doganale su via Giordano Bruno.
Che Urbano Cairo nonostante le sue dichiarazioni, conosca bene PIF è certificato dalla sua emittente Tv (La7 ndr) che trasmette proprio da due anni le partite del campionato saudita. Chi sono i proprietari della Saudi League? Proprio il fondo Pif con la quale l’imprenditore alessandrino fa affari anche con il gruppo Rcs.
Sempre i sauditi sarebbero interessati anche al Giro d’Italia, dopo aver tentato invano di acquisire il Tour de France a suon di miliardi ma stoppato dal Presidente francese Macron.
Non va dimenticato a tal proposito che RCS Sport & events è stata scorporata dal gruppo Rcs e potrebbe essere questo un segnale ulteriore di ridimensionamento del gruppo con la vendita agli arabi dell’asset sportivo.
L’operazione potrebbe anche contare su un fondo arabo sempre insieme a Pif degli Emirati Arabi per una partnership colossale e dalla disponibilità economica pazzesca.
Come detto nel precedente nostro articolo secondo nostre fonti a Dubai, Emaar Properties entrerebbe con un fondo ad hoc insieme ai sauditi ed a Red Bull.
Depositata la caparra cauzionale per il Toro
Ma la notizia clamorosa arrivata in redazione sembrerebbe confermare quanto sopra. Pare infatti che in questi giorni sia arrivato ad un noto istituto di credito piemontese una grossa somma a titolo di deposito cauzionale.
E’ prassi infatti in questi casi che allo scambio documenti i compratori versino una somma corrispondente ad un 25/30% come deposito cauzionale anche a garanzia di solvibilità. L’Istituto di credito in questione sarebbe la Banca del Piemonte il cui Vice Presidente è Gianluca Ferrero nonché Presidente della Juventus Fc.
Sempre secondo indiscrezioni alcuni studi internazionali di commercialisti starebbero vagliando e controllando i documenti e bilanci del Toro. L’operazione non sarebbe stata ancora chiusa per alcune operazioni da chiarire con l’attuale società.
Quote: 70% arabi e 30% Red Bull?
Per l’acquisto verrebbe creato un fondo ad hoc con società esterne per poter aggirare l’articolo 5 dell’Uefa e consentire così di poter competere a livello internazionale. Le quote sarebbero suddivise 70% arabi e 30% Red Bull.
Il closing potrebbe tuttavia avvenire a fine anno o gennaio al massimo per poi dare l’annuncio in primavera 2025.
La nostra redazione ha contattato l’ufficio stampa di Banca del Piemonte ricevendo un cortesissimo: “No comment”.
Via le ipoteche dallo stadio?
Sempre secondo alcune indiscrezioni gli stessi avrebbero trovato un accordo con l’agenzia delle entrate ed il Comune di Torino per il pagamento delle ipoteche dello stadio Olimpico.
Pare infatti che sia stato trovato un accordo per il pagamento a saldo e stralcio per una cifra corrispondente al 60/70% della somma complessiva di 38 milioni di Euro. Il nodo delle ipoteche è essenziale per la buona riuscita dell’acquisto del Toro e per il closing finale.
Il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha più volte dichiarato che sta lavorando per liberare lo stadio dalle ipoteche. Va ricordato che il contratto d’affitto scadrà nella primavera 2025 ed ecco perché potrebbe esserci l’annuncio ufficiale in quel periodo.
Insomma il 2025 potrebbe regalare ad i tifosi del Toro una nuova vita, in fondo se lo stesso Urbano Cairo non scommetterebbe su stesso neanche un euro perché non crederci davvero?
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